SIVINI CLAUDIO           Opere dal 1978 - selezione

 
 

VIDEO 30 marzo 2018: https://youtu.be/Ty_mVlioHTE



PRESENTAZIONE


L’arte “optical” privilegia l’approccio basato su una componente razionale e sul coinvolgimento del pubblico. Ciò che conta è l’effetto di movimento che risulta dalla relazione tra gli elementi compositivi del quadro e la posizione di chi guarda. Di conseguenza lo spettatore è sempre inteso come “elemento” indispensabile: è il suo coinvolgimento a rendere l’opera attiva, che si tratti di un movimento reale o dell’illusione che si produce al momento della percezione.

Basate su precisi codici visivi, le composizioni di forme elementari che la “Op Art” predilige suggeriscono infatti effetti ottici come vibrazioni cangianti, senso di instabilità e tridimensionalità. Il tutto genera opere che, rispondendo ai meccanismi dell’occhio, finiscono per sembrare animati da un dinamismo interno.


La esclusiva e personale tecnica di Claudio Sivini, affinata in oltre 40 anni di approfondite sperimentazioni, ha come base “imprescindibile” lo specchio. La superficie speculare e vitrea offre all’osservatore attento un mondo in continuo divenire e una “personalizzazione” dell’opera che muta con il cambiare dell’osservatore-fruitore che, immancabilmente, vi viene rispecchiato. Chi guarda il quadro può mettere “a fuoco” la propria immagine e l’ambiente che vi viene riflesso oppure annullare l’effetto-specchio, concentrando la propria attenzione esclusivamente sulla parte strutturale dell’opera.


Oltre allo specchio, varie stratificazioni di vetro e altri materiali opportunamente impiegati e distanziati tra loro, creano, per l’osservatore in movimento, un lieve effetto cinetico, caratteristica questa di tutta la “Optical Art”.

Le cornici, progettate e personalmente costruite dall’artista, sono parte integrante dell’opera e risultano indispensabili per l’assemblaggio di tutti i materiali che formano il quadro.

I quadri non sono fotograficamente riproducibili come appaiono nel momento in cui l’osservatore-fruitore li vede e cioè con la sua immagine e l’ambiente circostante riflessi nello specchio. Si è deciso quindi di rappresentare, nelle foto, le superfici trattate a specchio con il colore/non colore nero, annullando così ogni immagine riflessa.


Claudio Sivini si dedica inoltre ad un genere di personale scultura a struttura variabile. Su basi marmoree e metalliche opportunamente predisposte vengono assemblate lastre di cristallo colorato sabbiato o di metallo che, una volta sagomate e posizionate, possono essere manipolate dal fruitore. Chiunque può, pertanto, in maniera “guidata” e controllata, intervenire sull’opera, modificandola a suo piacimento.

Recentemente l’uso dell’alluminio e del taglio-laser hanno aperto all’artista nuovi orizzonti. La luce, sia artificiale che solare, filtra attraverso l’elaborato creando delle ombre che, in definitiva, risultano essere parte integrante dell’opera.

In progetto anche la cromatura “a specchio” degli elaborati. In questo modo si evidenzieranno rifrazioni e riflessi tipici dello specchio, materiale utilizzato da sempre nei suoi quadri.


L’incisione all’acquaforte/acquatinta e la serigrafia sono le tecniche che hanno permesso all’artista la realizzazione di grafiche in bassa tiratura e a più colori. Inoltre, lastre di argento e oro incise con appropriati acidi sono state utilizzate per la creazione di gioielli in esemplare unico.

 

benvenuti nel mio mondo DI SPECCHi

PITTORE 

SCULTORE

GRAFICO